Nuova centralità alle aree interne. Pappaterra interviene al convegno sul Psr
E' intervenuto nel corso del convegno Psr 2014-2020, la nuova programmazione come opportunità il Presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra. Nella sala conferenze della Parrocchia di San Girolamo, alla presenza dell'Assessore regionale all'Agricoltura, Michele Trematerra, il presidente Pappaterra il 7 maggio scorso ha sottolineato la necessità di «centralità delle aree interne» nella futura programmazione come strada per «superare le criticità che vivono le nostre comunità interessate da un pauroso fenomeno di spopolamento dovuto alla crisi generale del Paese». Grazie alla istituzione del Parco del Pollino le aree interne della zona calabro - lucana hanno «conservato intatti i patrimoni naturali, paesaggisti ed agrari e quindi, a differenza di altri territori già sfruttati, hanno grandi potenzialità di sviluppo».
Turismo e produzione di energia con fonti rinnovabili, ma soprattutto agricoltura, gestione forestale sostenibile sono «i campi d'azione più significativi, sia per la difesa attiva del territorio minacciato dal degrado e dal dissesto idrogeologico, sia per il mantenimento dei paesaggi agrari ed alimentari». In questo solco - ha aggiunto - si colloca anche l'azione di lavoro svolto dal Gal Pollino Sviluppo, guidato dal direttore Francesco Arcidiacono, che ha «privilegiato - ha continuato Pappaterra - nel piano di sviluppo locale la valorizzazione delle filiere di produzione di qualità, abbinate alla valorizzazione delle potenzialità turistiche, culturali ed enogastronomiche, dell'artigianato tipico e del piccolo commercio» ottenendo risultati «positivi» che vorrebbero oggi diventare la proposta per la prossima programmazione. L’idea è tradurre queste stragie in «un piano di sviluppo locale multitasking in coerenza alle direttive del dipartimento delle politiche di sviluppo e di coesione che sostiene i multiprogrammi».
Pappaterra ha sollecitato nei confronti dell’assessore regionale Trematerra la predisposizione di bandi per le aree soggette a tutela, la premialità per le aziende che operano nel parco nel campo agricolo, il sostegno ai comuni per predisporre piani di assestamento forestale, ma anche la valorizzazione della filiera dell'artigianato, come il sostegno alle aziende che intendono acquisire il marchio del Parco, senza dimenticare i danni da fauna selvatica, il finanziamento per il monitoraggio contro gli incendi, e lo sviluppo di una rete dei sentieri per la fruizione del patrimonio ambientale unito alle strutture montane.